In questo focus a cura dei Dottori Commercialisti e Revisori Emanuele Boschi, Ettore Andreani e Fabio Cambi, le dinamiche che stanno trasformando il settore del credito alle imprese e gli strumenti pratici per migliorare l'accesso al credito in un contesto economico sempre più complesso.
🖋️ I dati di Confindustria e Bankitalia confermano il trend in discesa del credito alle imprese italiane. Molti analisti indicano il costo del denaro e l’incertezza delle politiche monetarie come principali cause, ma un’analisi approfondita dei dati ci mostra uno scenario già vissuto in passato. Tuttavia, ci sono fattori che influenzano più profondamente l’accesso al credito rispetto al solo costo del denaro.
Tre elementi chiave che stanno complicando l’accesso al credito:
1. Nuovi criteri della Vigilanza: I requisiti più stringenti imposti dalla Vigilanza hanno influenzato significativamente le politiche di concessione del credito, rendendo più difficile per molte imprese soddisfare i nuovi standard.
2. La trappola dei tassi zero: Anni di tassi di interesse vicino allo zero hanno trasformato i modelli di business delle banche. Queste, invece di focalizzarsi sul credito, si sono orientate verso strumenti finanziari con più elevante commissioni (wealth management, assicurazioni, carte, ecc.).
3. Nuova offerta di credito: Dopo le recenti aggregazioni bancarie, il settore è ascrivibile ad un oligopolio, dove 4-5 grandi banche detengono l'80% del mercato. Questo squilibrio aumenta il potere relazionale delle banche, complicando ulteriormente l’accesso al credito, soprattutto per le PMI.
Cosa possono fare le imprese per migliorare il rapporto con le banche?
• Consulenza specializzata: Un consulente esperto può decodificare le richieste della banca e, con un buon rapporto, “certificare” i dati richiesti, accelerando il processo.
• Scelta della banca giusta: È cruciale scegliere le banche più adatte al momento, al contesto territoriale e al tipo di operazione da finanziare.
• Attenzione alla compliance: Rispondere alle richieste di compliance (ESG, Modello 231, antiriciclaggio, ecc.) migliora notevolmente la relazione con la banca.
• Business plan strutturato: Un business plan solido, conforme agli standard attuali, è uno strumento essenziale per l’ottenimento di credito.
• Relazione continuativa: La relazione banca-impresa non deve essere basato solo su eventi straordinari, ma su uno scambio costante e collaborativo.
La scelta di farsi affiancare da professionisti con un track record specifico diventa sempre più una scelta strategica per l’accesso al credito, focalizzando l’attenzione sulle aree che fanno la differenza.
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